La prima giornata di questo viaggio a Phnom Penh non smentisce la tradizione. Giornata piena dalla sveglia fino a sera.
Oggi è la giornata dell’orfanotrofio di Happy Land.
Il traffico è sempre più fuori controllo in città. E lungo tutta la strada che esce da Phnom Penh verso la direzione ovest di Happy Land è tutto un fiorire di nuovi edifici sia commerciali che residenziali che fino a un anno e mezzo fa non esistevano. Un cartello Nuova Zona Speciale Industriale di Phnom Penh ……. Un altro Benvenuti nella sede della Nuova Phnom Penh….. sembra proprio che la città si stia impossessando anche di questa zona di ex risaie, in un continuo boom immobiliare che sembra non avere mai fine. Perfino il piccolo stagno punteggiato di fiori di loto che stava presso la svolta che dalla strada statale porta ad Happy Land, non c’è più…. al suo posto un terrapieno e una nuova costruzione a due piani…..
Quando arriviamo a Happy Land i ragazzi hanno già pranzato e sono tutti nella fase del riposino. Ma ben presto arrivano alla spicciolata. Qualcuno mi abbraccia con un sorrisone a 32 denti e non c’è bisogno nemmeno di alzare gli occhi per sapere chi è. Qualcun altro sta un po’ più sulle sue. Chiedo sempre, soprattutto alle ragazze, che ora iniziano ad essere grandicelle, se posso abbracciarle. Qualcuna mi dice anche un bel sonoro no e mi dice che preferisce il tradizionale saluto cambogiano a mani giunte.
Abbiamo portato frutta per tutti. Ma prima di potersela gustare i ragazzi devono sistemare un pezzetto di terreno dietro la zona mensa, dove vogliono recintare un fazzoletto di terra per farci un po’ di orto. Mentre i più piccoli zampettano qua e là a piedi nudi, le ragazze più vicine al centro del piccolo pezzo di terreno si ritraggono e poi iniziano a menare fendenti con le zappe ed i rastrelli con cui stavano facendo pulizia. E’ apparso un piccolo serpente (non è dato sapere se pericoloso o no, ma ormai con i suoi 50 cm di lunghezza è bello e morto e innocuo).
Nel frattempo io ho guadagnato un nuovo piccolo amico, che dopo le prime ritrosie, conquistato anche da una parte del mio panino dolce al wurstel (il mio pranzo di oggi), mi conduce di qua e di là trascinandomi con la sua manina sui miei ditoni della mano perchè vuole che faccia e che gli faccia delle fotografie ….. anzi anche lui vuole scattare delle fotografie…. e cerca di vedere le foto sul display della mia macchina fotografica tentando di far “slittare” le immagini, con il dito come fanno i grandi sugli smartphones. Ormai anche qui i bambini imparano prima a gestire le immagini su uno smartphone che a parlare. In quattro e quattr’otto è già padrone della mia macchina fotografica……
Venire via è sempre difficile. Ma sappiamo che alla fine della settimana prossima saremo ancora qui. Gli abbracci….. i sorrisi…. Saem, Savin, Chamroeun, Reaksmey, Dalin (che non vuole essere abbracciata ma corre a salutarci sorridendo), la piccola Srey Ha, terremoto Panhak….. A sabato …. Un bacio….
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