Che giornata fantastica. Ho volato per miglia di chilometri ma solo stamattina ha valsa la pena.
Dal inizio. Alle 8,30 aspettavo fuori dal Spring Valley il mio tuk-tuk. Vedo arrivare uno in fondo alla strada ma decido che non è mia visto che c’è dentro delle persone. Invece era proprio mia con dentro i mie ragazzi Theara e Bunthy accompagnati dalla social worker e la sua bambini. Sono volati fuori, un abbraccio mozza fiato dalla parte di Theara ed uno un po’ più da gentiluomo da Bunthy, che gioia vederli. Quanti sono cresciuti, Bunthy e quasi alto come me. Il viaggio fino al centro è passato in un lampo di abbraccio, domandi e fotografie.
In arrivò al centro ero pronta a fare foto ma i bambini che mi sono venuti incontro erano pochi. È cambiato tanto. Tanti ragazzi sono passati alla scuola secondaria e fra quelli che mi abbracciavano con un “Hello Jane how are you” c’era tante faccine che mi guardavano incuriosite. Ma presto avevo le mani pieni di fuori che hanno raccolte nei campi. Ogni volta che ringraziavo e abbracciavo qualcuno per l’omaggio arrivavano altri, timidi per aspettare la mia reazione. Un esperienza impagabile.
Dopo i benvenuti di rito e presentazione a nuovi staff mi sono strappata da Bunthy, sempre più impacciato e Theara, occupata a giocare con la bambina vivacissima del social worker e mi sono aggregata alla mia prima classe della mattina. Sono piccoli ed agli inizi con ABC. Oggi mi sono limitata a seguire le lezioni per capire il modo di insegnamento ed il livelli dei bambini. Ma vanno bene e sono impegnati. Quando sono andati via sono stati sommersa da abbracci ed anche baci, inusuali per Cambogiani, perfino da un ragazzo.
Alle 11 pausa di pranzo. Avete capito bene, dalle 11 alle 14. Il pausa di pranzo delle scuole statale. Per me una noia mortale. Rifiuto con cortesia l’invito di mangiare con gli insegnati e mi metto da parte a leggere e mangiare il mio biscotto …..(niente pubblicità).
Ma presto, alla spicciolata cominciano arrivare, iniziano i “Hello Jane how are you”?
La prima lezione del pomeriggio è sempre con To ma con i ragazzi più grandi ed avanzati e gli conosco quasi tutti. Che bello rivederli e ricevere i loro sorrisi complici. Anche se insegna To mi guardano sempre per la mia approvazione.
Durante la pausa l’inevitabile burocratico riunione dello staff per spiegare chi sono, ridevo perché oramai lo sanno tutti. Da parte mia ho offerta di insegnare Inglese agli insegnati ma al di fuori di To avevano tutti una scusa.
Ho voluto provare la USB che avevo portato con canzoni e lezioni ed evita funziona sul televisore comperato da Audrey e Nabil l’anno scorso. Grazie ancora ragazzi per questo regalo.
Cambio di classe e mi aggrego al Mr Sothear all’esterno con la sua classe mista di bambini con problemi d’impedimento. Siamo proprio al livello di ABC, 1 a 10 ed i giorni della settimana. Ma ancora una volta sono rimasta stupita dal fatto che guardavano me per l’approvazione e brillavano quando dicevo “bene”. Ma non si può fare altrimenti, ci mettano tanto impegno.
Verso la fine della giornata iniziavano arrivare le ragazze che sono passati alle scuole secondarie. Sapevano che arrivavo e sono venuti a salutarmi. Dopo solo un anno sono passati da essere ragazze ad essere signorine. Come erano contenti quando mi ricordavo i loro nomi.
Al saluto fine giornata il solito assalto di abbracci da quelli che mi conoscono già, ma cosa dire quando ti sentì tirare i pantaloni e trovi una che non ti riva al ginocchio che vuole che ti abbassi per darla un bacio.
Qui Bond rischia di lasciare il cuore.
What a fantastic day. I’ve flown thousands of miles but it was worth it just for this morning.
Lets start from the beginning. At 8.30 I was waiting outside Spring Valley for my tuk-tuk. I saw one arriving but decided it wasn’t mine as there were some people in it. But it was mine with my kids Theara and Bunthy accompanied by the social worker and her little girl. They flew out followed by a breath taking hug from Theara and a more gentlemanly one from Bunthy, what a joy to see them. How they have grown, The journey passed in a flash of hugs and questions and photos.
Arriving at the center I was all ready to take photos of the children as they rushed to greet me but there were only a few. Everything has changed. Lots of children have gone up to the secondary school and in the mist of those who hugged me and greeted me with “hello Jane, how are you?”